VIA AL RESTYLING PER BREVETTI, SOFTWARE PROTETTO DA COPYRIGHT, DISEGNI E MODELLI
Il Patent box, che era entrato nel nostro ordinamento nel 2015 (legge 23 dicembre 2014, n.190 art.1, commi da 37 a 45) quale regime opzionale di tassazione per i redditi d’impresa derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali di disegni e modelli nonché know how, è stato oggetto di un importante restyling con le modifiche e novità introdotte dalla legge di Bilancio 2022.
L’agevolazione che inizialmente consisteva in una parziale detassazione del reddito derivante dall’utilizzo di alcuni beni immateriali è stata ora trasformata in una super deduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a brevetti industriali, software coperti da copyright e disegni e modelli.
La misura ha visto una significativa semplificazione complessiva e una maggior accessibilità all’agevolazione.
Obiettivo
Il regime del patent box nasce con l’obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana, in quanto:
- incentiva la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere;
- incentiva il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero;
- favorisce l’investimento in attività di ricerca e sviluppo.
Beneficiari
Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, di tutte le dimensioni, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quel avviene l’utilizzo dei beni.
Ambito di applicazione
La legge di Bilancio 2022 ha limitato l’ambito di applicazione ai seguenti beni immateriali, utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento dell’attività di impresa:
- Software protetto da copyright;
- Brevetti industriali;
- Disegni e modelli.
Non sono più annoverati i marchi di impresa (già esclusi a partire dal 2017) e il know-how.
Agevolazione
L’agevolazione consiste in una super deduzione fiscale del 110% dei costi di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei predetti beni.
L’applicazione dell’agevolazione è subordinata all’esercizio di un’opzione della durata di cinque periodi di imposta, irrevocabile e rinnovabile.
Le spese ammissibili sono:
• spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;
• quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti;
• spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti;
• spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività;
• spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.
Le spese di ricerca e sviluppo agevolabili possono essere sostenute indistintamente internamente oppure mediante contratti di ricerca con società e/o enti terzi.
Meccanismo di recapture
Una delle novità più interessanti del nuovo regime del Patent Box è il meccanismo del c.d. recapture ottennale che consente di estendere la super deduzione fiscale ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti negli otto esercizi antecedenti a quello di ottenimento della privativa industriale. Quindi se un’impresa ha ottenuto una privativa industriale nel 2021, sarà possibile applicare la super deduzione del 110% ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti per la realizzazione di tale privativa sin dal 2013. Tale meccanismo di recapture è invece precluso per i costi di ricerca e sviluppo sostenuti per privative ottenute nei periodi di imposta precedenti al 2021.
Cumulo con il credito d’imposta R&S
La Legge di Bilancio 2022 ha abrogato la precedente incompatibilità tra Patent Box e credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo. Le imprese, per tutta la durata dell’opzione, possono usufruire contemporaneamente del nuovo Patent Box e del credito d’imposta R&S. Questa novità appare interessante anche alla luce del meccanismo di recapture ottennale.
La sinergia tra queste due agevolazioni può generare dunque importanti benefici potenziali sulle spese di ricerca e sviluppo sostenute a decorrere dal 2015 (anno di introduzione del credito d’imposta R&S) in relazione a titoli di privativa industriale conseguiti nel periodo d’imposta 2021 e successivi.